Blog nato per condividere pensieri e foto sulla subacquea NO STRESS





martedì 11 giugno 2013

Il vecchio e il mare

Ormai è finita, pensò. Probabilmente mi attaccheranno di nuovo. Ma che cosa può fare contro di loro un uomo disarmato, al buio?
Ora era rigido e indolenzito, e le ferite e tutte le parti stanche del corpo gli facevano male nel freddo della notte. Spero di non dover tornare a combattere, pensò. Spero tanto di non dover tornare a combattere.
Ma verso mezzanotte combatté e questa volta sapeva che il combattimento era inutile. Giunsero in una frotta, e il vecchio riuscì a vedere soltanto le linee fatte nell'acqua dalle pinne e la loro fosforescenza quando si gettarono sul pesce. Prese a mazzate le teste e udì le mascelle serrarsi e la barca scrollata mentre gli squali attaccavano da sotto. Colpì disperatamente qualcosa che si poteva soltanto sentire e udire e sentì qualcosa impadronirsi della mazza e la mazza scomparve.
Strappò dal timone la barra e ricominciò a sferrare mazzate, stringendola con tutt'e due le mani e abbattendola più volte. Ma ormai erano già arrivati a prua e si ammassavano l'uno dopo l'altro e tutti insieme, e mentre si voltavano per ritornare subito, i pezzi di carne strappati si vedevano luminosi sott'acqua.
Alla fine, uno giunse alla testa e il vecchio capì che era finita. Abbatté la barra sulla testa dello squalo mentre le mascelle erano serrate nella testa del pesce, che non si lasciava staccare. Colpì una e due e più volte. Udì la barra che si spezzava e batté lo squalo con l'impugnatura scheggiata. La sentì penetrare e sapendo che era tagliente, la immerse di nuovo. Lo squalo lasciò la presa e si staccò rivoltandosi. Fu l'ultimo squalo della schiera ad avvicinarsi. Non c'era più niente da mangiare, per loro.
Il vecchio ora respirava a stento, e sentiva un sapore strano in bocca. Era dolciastro e ramoso e per un momento ne ebbe paura. Ma durò poco.
Sputò nell'oceano e disse: “Mangiate anche questo, galanos. E sognate di aver ucciso un uomo”.


Porto Badisco 2013