Blog nato per condividere pensieri e foto sulla subacquea NO STRESS





mercoledì 24 marzo 2010

groupama 3

Impresa di Groupama 3, la barca più veloce della storia

Groupama 3, il maxi trimarano francese di 31,50 metri, nella notte del 20 marzo ha battuto il prestigioso record del Trofeo Verne, il Giro del Mondo a vela in equipaggio. Partito domenica 31 gennaio dalla Francia atlantica ha percorso più di 26.0000 miglia in 48 giorni, 7 ore, 44 minuti, 52 secondi, alla incredibile media di ben oltre 500 miglia percorse al giorno. Il record da battere era esattamente di 50 giorni, 16 ore, 20 minuti, 4 secondi, stabilito nel 2005 dal catamarano Orange al comando di Peyron. Groupama 3 aveva già tentato di battere il record nel novembre dello scorso anno, ma si era dovuto arrendere per una rottura alla giunzione tra scafo laterale e centrale.

Ecco come Groupama 3 è diventata la barca a vela più veloce della storia ad effettuare il giro del mondo
Nella notte, a quasi 30 nodi di velocità, Groupama 3 ha tagliato il traguardo dell'isola di Ouessant, punta estrema della Bretagna. I dieci uomini di equipaggio hanno mollato le scotte, e hanno assaporato il dolce sapore dell'impresa. Una grande impresa. Il maxi trimarano Groupama 3 (lungo 31,50 m e largo 22) dopo 48 giorni di mare, al comando di Franck Cammas, ha strappato il record del Giro del mondo al catamarano Orange II. Lo ha fatto clamorosamente, stracciando il precedente record di oltre due giorni, che sono un'eternità in questo genere di impresa. Groupama 3 ha surfato negli oceani di tutto il mondo, abbassandosi a pericolosissime latitudini dove nessuno osa navigare, tenendo una media di oltre 500 miglia al giorno che significa oltre 22 nodi di media all'ora. Una velocità pazzesca, impensabile per una comune barca a vela, ma anche per una moderna nave. Un grande successo anche per chi la barca l'ha preparata con tanta meticolosità e precisione. Nei due precedenti tentativi falliti di Groupama 3 verso la conquista del Trofeo Jules Verne, ovvero il Giro del Mondo in equipaggio senza scalo passando i tre capi (Buona Speranza, Leeuwin e Horn) con partenza e arrivo tagliando la linea immaginaria tra l'isola di Ouessant in Francia e Cap Lizard in Inghilterra, per un totale di 26.000 miglia, il trimarano francese si era dovuto ritirare per rotture che gli avevano fatto rischiare l'affondamento. Questa volta Groupama 3 è stato resistente come un carrarmato. E il suo equipaggio ha condotto in modo magistrale questo mostro della vela dai numeri impressionanti: lunghezza m 31,50; larghezza m 22; superficie velica (randa + fiocco) mq 557; dislocamento 18 tonnellate. Un grande successo anche per chi l'ha progettato, la coppia Van Peteghem-Prevost che si sono riconfermati i maghi dei multiscafi oceanici. Ed è anche una nuova e definitiva consacrazione per lo skipper Franck Cammas, superstar delle regate oceaniche che aveva accusato il colpo dopo i due tentativi di record falliti.

Ma la navigazione di 26.000 miglia non è stata rosa e fiori. In Atlantico, sulla via del ritorno in Francia, Groupama 3 si era mangiato tutto il consistente vantaggio sul precedente record di Orange II. E qui l'equipaggio francese ha tirato fuori gli attributi. Lo skipper Franck Cammas per farcela ha cambiato i turni per sfruttare al massimo ogni variazione del vento. Ha ordinato che in coperta ci fossero sempre almeno sette membri d'equipaggio su dieci effettivi. Nei giorni precedenti il passaggio dell'Equatore Groupama 3 aveva lottato con venti deboli e variabili che gli avevano drammaticamente fatto perdere centinaia di miglia nei confronti di Orange. Prima ancora era stato frenato dai venti contrari incontrati in Atlantico, dopo aver passato giovedì 4 marzo il mitico Capo Horn all'estremità meridionale dell'America del sud, considerato l'Everest della vela, l'ultimo dei tre capi (gli altri sono capo di Buona Speranza in Africa, e capo Leeuwin in Australia) che fanno da "boe" dell'immaginario percorso di regata di 26.000 miglia del Trofeo Verne.

Ma prima di questi momenti difficili, Groupama aveva intrapreso una folle corsa verso la conquista del record del giro del mondo a vela in equipaggio senza scalo, macinando record su record parziali. Prima ha bruciato 763,4 miglia in 24 ore, alla incredibile media di 31,8 nodi, grazie ad un vento favorevole di 30 nodi. Velocità da far impallidire anche BMW Oracle, il recente vincitore della Coppa America. Poi si è portato a casa il record della traversata dell'oceano Indiano (da cap des Aiguilles a sud dell'Africa sino al Sud della Tasmania) in poco più di otto giorni alla media di più di 26 miglia all'ora. Ora la sua folle corsa è finita. Adesso è tempo di festeggiamenti a Brest, la capitale della vela oceanica francese dove Groupama 3 d'ora innanzi ha un posto d'onore, quello di essere la barca a vela che ha fatto il giro del mondo più velocemente nella storia dello yachting.

Hip Hip Hurra a Groupama 3 da tutti gli amanti della vela. E onore ai suoi straordinari marinai.

da: il giornale della vela

lunedì 8 marzo 2010

la vedo difficile!!

Continua il poco vento in Atlantico del sud e Groupama 3 ha perso 170 miglia in un giorno sul record di Orange 2


Jules Verne: 100 miglia il distacco per Groupama 3


Roberto Imbastaro

Vela, Trofeo Jules Verne - Su una rotta perfettamente rettilinea dopo il passaggio di Capo Horn, Groupama 3 prosegue la sua risalita del Sud Atlantico cercando molto intelligentemente di  limitare l'emorragia di miglia perse sul detentore del Trofeo Jules Verne, Orange 2. Senza perdere di vista che, alla fine, per raggiungere lo scopo bisognerà lottare ed essere in grande forma.

Come annunciato nei giorni scorsi da parte del consulente meteo Sylvain Mondon, un vento medio da nord-nord-ovest regno implacabilmente su un oceano calmo. Su un solo galleggiate, con lo scafo centrale a pelo d’acqua, Groupama 3 esprime tutta la sua versatilità sotto le mani esperte di un equipaggio che non vuole perdere tempo. E se, nelle ultime ventiquattro ore, Franck Cammas e il suo equipaggio hanno perso circa 170 miglia a Orange e ora ne hanno 100 di svantaggio, lo stato d'animo a bordo è sempre positivo.

"Non abbiamo fatto virate da molto tempo – ha detto alla radio Jacques Caraës - ma stasera faremo due o tre bordi per risalire dolcemente verso nord. Perderemo ancora di più da Orange ma siamo obbligati a farlo per trovare un sistema che ci sarà più favorevole. Il fatto di essere molto vicini al tempo record ci motiva moltissimo ed è una vera lotta!. L'atmosfera generale è intatta e questo è merito della qualità dell’equipaggio. Siamo veramente motivati a terminare brillantemente questo tentativo di record ed arrivare fieri a Ouessant”.

da: www.italiavela.it

venerdì 5 marzo 2010

Ancora Vela (come direbbe Pierpins: a livello MONDIALE)

La partita ora si vince in Atlantico sul filo del rasoio




La partita ora si vince in Atlantico sul filo del rasoio

Groupama 3, il maxi trimarano francese di 31,50 metri, sta tentando di battere il prestigioso record del Trofeo Verne, il Giro del Mondo a vela in equipaggio. È ripartito domenica 31 gennaio dalla Francia atlantica e deve tornarci impiegando meno di 50 giorni percorrendo più di 26.000 miglia. Solo così potrà battere il record di 50 giorni, 16 ore, 20 minuti, 4 secondi stabilito nel 2005 dal catamarano Orange. Groupama aveva già tentato di battere il record nel novembre dello scorso anno, ma si era dovuto arrendere per una rottura alla giunzione tra scafo laterale e centrale. Ecco come sta andando il suo nuovo tentativo di record.

Il maxi trimarano Groupama 3 (lungo 31,50 m e largo 22) ha passato giovedì sera il mitico Capo Horn all'estremità meridionale dell'America del sud, considerato l'Everest della vela. È l'ultimo dei tre capi (gli altri sono capo di Buona Speranza in Africa, e capo Leeuwin in Australia) che fanno da "boe" dell'immaginario percorso di regata di 26.000 miglia del Trofeo Verne che la barca francese vuole accaparrarsi, rubandolo al catamarano Orange che lo detiene. Malgrado la sua folle corsa verso la conquista del record del giro del mondo a vela in equipaggio senza scalo, macinando record su record parziali non è detto che Groupama 3 ce la possa fare. Il suo vantaggio a Capo Horn è di neppure 200 miglia, pari a poco più di 8 ore sul detentore del record Orange. Ma gli mancano da percorrere ancora circa 7.000 miglia, risalendo l'oceano Atlantico, per raggiungere il traguardo di Ouessant, nella Francia atlantica. Le previsioni meteo per la risalita dell'Atlantico non sono favorevoli a Groupama e per farcela deve percorrere le 7.000 miglia restanti in meno di 18 giorni. Eppure il trimarano sfidante ha navigato a velocità folli. Prima ha bruciato 763,4 miglia in 24 ore, alla incredibile media di 31,8 nodi, grazie ad un vento favorevole di 30 nodi. Velocità da far impallidire anche BMW Oracle, il recente vincitore della Coppa America. Poi si è portato a casa il record della traversata dell'oceano indiano (da cap des Aiguilles a sud dell'Africa sino al Sud della Tasmania) in poco più di otto giorni alla media di più di 26 miglia all'ora. Ma non basta. Ora il grande navigatore Franck Cammas e il suo equipaggio devono risalire i venti contrari che dominano in questa stagione la Patagonia (estremità est dell'America del sud) più velocemente di come li ha percorsi l'avversario da battere Orange. Un'impresa non facile per il trimarano di Cammas che in passato si era dimostrato fragile, soprattutto risalendo venti contrari.

>> Guarda quanto va veloce Groupama 3!
>> Guarda il video del passaggio di Groupama 3 a Cap Leeuwin in Australia lunedì 22 febbraio 2010


Il team di Cammas ha lanciato il maxi trimarano dopo le modifiche e le riparazioni in seguito all'abbandono del tentativo fallito a fine novembre 2009.  Il maxi tri aveva già passato 10 mesi di lavori in cantiere seguiti al primo tentativo fallito nel febbraio 2008. Groupama 3 tenta di appropriarsi di uno dei mitici trofei della vela, il Trofeo Jules Verne ovvero il Giro del Mondo in equipaggio senza scalo passando i tre capi (Buona Speranza, Leeuwin e Horn) con partenza e arrivo tagliando la linea immaginaria tra l'isola di Ouessant in Francia e Cap Lizard in Inghilterra, per un totale di 26.000 miglia. Deve infrangere il record stabilito nel 2005 dal catamarano di 36 metri Orange II al comando del francese Bruno Peyron in 50 giorni, 16 ore, 20 minuti e 4 secondi. Groupama tenta il record del Jules Verne anticipando i tempi nel tentativo di spiazzare l'altro mostro degli oceani, il trimarano Banque Populaire V (lungo 40 metri e largo 23) che ha stabilito il nuovo record transatlantico da New York all'Inghilterra in soli 3 giorni, 15 ore, 25 minuti, 48 secondi strappato proprio a Groupama 3. Anche Banque Populaire V ha già dichiarato, infatti, che ha intenzione di partire per cercare di conquistare il mitico Trofeo Jules Verne. La sfida tra i due trimarani, progettati dallo stesso studio Van Peteghem-Prevost, si gioca tutta sulle misure, capacità degli equipaggi a parte. Il trimarano Banque Populaire V rispetto a Groupama è lungo ben 8 metri in più (m. 40 contro 31,5) ma è largo solo 50 centimetri in più (23 metri contro 22,5 ed ha lo svantaggio di pesare 5 tonnellate in più (23 tonnellate contro 18), mentre la superficie velica, in rapporto alle dimensioni, ha una sorta di equilibrio con 720 metri quadri contro 557 (escluso gennaker). Insomma, non è detto che il più grande Banque Populaire sia per forza favorito rispetto a Groupama 3. Ed è anche una sfida di marinai, a partire dai due skipper, Franck Cammas di Groupama e Pascal Bidegorry. Il primo è una superstar della vela oceanica, il secondo è salito alla ribalta solo dopo la sua vittoria nella Solitaire du Figaro nel 2000. Per finire sarà una sfida di rotte e di meteo. Chi oserà di più, spingendosi a latitudini impossibili per risparmiare miglia o avrà il fegato di imbucarsi nel cuore delle mostruose depressioni che sicuramente incontreranno per guadagnare qualche miglio? Seguite sul sito l'evoluzione di questa fantastica sfida.


articolo estratto da:



 http://www.giornaledellavela.com

sci nautico a vela

mercoledì 3 marzo 2010

MALDIVES 3

GURAIDOO PASS


lunedì 1 marzo 2010

maldives 2


e .... tanta voglia di tornarci!