..la passione dell'uomo per il mare è esente da egoismi. Egli non può coltivarlo, non può berne l'acqua, muore se vi affonda.
Eppure lontano dal mare sente una parte della propria anima morire, dissolversi, come una medusa gettata a riva...
E' così e ogni tanto ci penso...è così e oggi sono un pò triste e vi dico quello che penso...
Stare lontano dal mare è la cosa che mi pesa di più in questa nuova vita....certo, sto conoscendo gente, posti e situazioni completamente nuove, di alcune tra questi sono entusiasta, di altre un pò meno, gente molto simpatica, bella (c'è sempre qualcosa di bello da tirar fuori alle persone...non ho mai capito perchè la gente si tenga dentro quello che davvero è...che poi è la parte migliore :-) ), non posso dire che le mie siano giornate vuote o peggio ancora perse, non posso dire di non stare crescendo (si cresce sempre...una volta una mia prof mi ha detto una cosa molto semplice e banale ma sulla quale non riflettiamo: Francesco, mi disse, pensa che ogni giorno noi impariamo qualcosa di nuovo...alla sera siamo diversi di quello che eravamo alla mattina, domani saremo diversi da quello che siamo oggi...è un pensiero che mi piace molto...) dicevo che ci sono tantissime cose belle che mi stanno capitando ma...mi manca il mare.
Le sere poi....è da Maggio (il mese più belle dell'anno che da i Natali alle persone più belle, intelligenti, simpatiche, etc etc)che penso alle sere sul mare...a quella sensazione di pace, di quiete che ti trasmette, quel respiro lento e profondo che gli senti fare quando ci sei vicino, ai riflessi della luna, a quella sensazione di gigante addormentato, a quella brezza che mi scompiglia i capelli ( :-) è una licenza poetica, embè? non sapevo come chiudere il pensiero!)
E scusatemi se lo ripeto fin troppo spesso ma in giorni come oggi è dura pensare di dover uscire dal lavoro e non trovarlo, pensare ad un altro we "sprecato" in macchina, pensare....basta, basta, promesso non vi stresso più!
Vado a godermi il rumore del rio di Mantova :-)
mercoledì 9 luglio 2008
Pensieri
Pubblicato da Belva ore 17:49
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5 commenti:
la tua citazione la conosco...Karen Blixen da "7 storie gotiche"...
Lo scorso weekend qualcuno mi ha raccontato di un anziano nostromo che aveva passato la vita in mare, rischiando punizioni per essersi sostituito ai suoi commilitoni nelle uscite in mare pur di non stare a terra. Una volta superata una certa età era stato trasferito a Roma, in ufficio...
la sera andava lungo il Tevere a sentire il rumore dell'acqua ad occhi chiusi, per immaginare di essere in riva al mare...
il mare ti resta dentro e ti richiama continuamente a sé
ecco, mi sento il nostromo....
posso farti da mozzo?? :(
Mi è venuto in mente ora che sono andata ad aprire la finestra dell'ufficio, che i primi giorni qui avevo notato con piacere il sottofondo della Dora. Nei giorni di piena poi era davvero un frastuono, più che un ruomore.
L'incanto svanisce quando con la coda dell'occhio vedo le Alpi. Se poi guardo in basso il lungodora...beh, lasciam perdere!
Nel complesso però devo dire che ho una finestra niente male!
è il suono dell'acqua che è bello...ti ho detto di quando son rimasto vicino una fontana per ascoltarlo nei primi, duri, giorni di vita mantovano..lo ricerco (anzi, è meglio dire lo ricerchiamo) continuamente...vicino i fiumi, i laghi (le cui onde si infrangono però con una frequena diversa, si succedono più velocemente ed è,per me, meno rilassante di quello che si ascolta sul mare...)
è bello quel suono...
se chiudo gli occhi lo ascolto anche qui...lo sento...eccolo....O PORCA PUTT@XX IL RUBINETTO APERTO!!! :-)
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