E' un pò che non scrivo davvero, un pò perchè ero tornato all'età della pietra (niente internet) un pò perchè mi venivano solo post tristissimi e allora, ogni voltache cominciavo a scrivere, puntualmente cancellavo tutto e mi ripromettevo di farlo in un altro momento...
Il titolo del post riprende una parte di una poesia di una scrittrice brasiliana, Martha Medeiros (e non di Neruda come tutti dicono...lo sa anche quel simpaticone di Mastella eh eh eh)che avevo un pò preso a manifesto del mio cambia di vita; quando qualche dubbio, qualche paura mi assaliva mi leggevo il testo di quella poesia e mi dicevo che stavo facendo bene, che non volevo "morire lentamente", che stavo ribaltando il tavolo proprio per questo...
La realtà è stata diversa...il cambio è per il momento duro....spero di non dovermi sentire come un giocatore di poker che ha messo sul piatto tutto quello che aveva perchè pensava di avere una buona mano e invece...
Lo so...è ancora presto, lo so, è comunque un'esperienza, lo so, non posso dire quello che ne scaturirà, magari tra un pò riderò di questa situazione però...insomma, ora è dura, anche perchè l'unica massa di acqua arriva dal cielo e non mi ci posso bagnare (o almeno di bagnare bagna, ma non come vorrei io :-)).
E il periodo duro non riguarda solo il lavoro....
Il we barese mi ha riempito il cuore e mi ha fatto ricordare perchè adoro certe cose, certi posti, certe persone; so che niente sarà come prima, non so se sarà meglio o peggio, sarà diverso, ma oggi vorrei non aver cambiato nulla.
uhm...rileggendo il post mi sembra comunque abbastanza "pesante" quindi lo alleggerisco dicendo che oggi ho avuto la macchina...è bianca. Sembra un taxi! :-)
Meh, mò vado a lavorare (a differenza vostra!)
Un bacione (e chi può mi saluti il mare!)
martedì 4 marzo 2008
Quello che succede a ribaltare il tavolo....
Pubblicato da Belva ore 15:20
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